ita
Il Giappone è universalmente riconosciuto come la patria della tecnologia, il paese che ha introdotto la miniaturizzazione dell'elettronica e che ha sempre trasmesso l'idea di efficenza ed organizzazione.
Questo è certamente vero, ma meno di quanto si possa pensare, il paese lascia trasparire importanti sacche di inefficenza, o comunque di disattenzione, ad importanti temi quali l'ambiente o più semplicemente a quello che è considerato il "decoro" delle città.
Certo non può essere un breve viaggio a permettere di giudicare, ma molte delle mie sensazioni, camminando nelle strade laterali, le side streets, quelle fuori dai grandi flussi commerciali locali e dallo struscio turistico, hanno rivelato questo aspetto molto "asiatico" della megalopoli Tokyo o di grandi città come Kyoto.
Cavi elettrici appollaiati a pali della luce in legno, picchettati a cavi metallici con trasformatori a vista, intrecci pericolosissimi che spesso oscurano la vista del cielo, strade pulite ed ordinate con botteghe o negozi spesso fatiscenti, una cementificazione selvaggia che sta circondando e soffocando quella che doveva essere la memoria storica di uno dei paesi più affascinanti che abbia mai visitato.
Lettura consigliata
eng
Japan is universally recognized as the home of technology, the country that introduced the miniaturization of electronics, the idea of an efficient and extremely organized country.
This is certainly true, but less than you might think, the country reveals important pockets of inefficiency or, in any case, of inattention to important issues such as the environment or more simply in what is considered the "decorum" of cities.
Of course it may not have been a short trip to allow you to judge, but many of my sensations walking in the side streets, those outside the large local commercial flows and the tourist crowd, have revealed this aspect very "asian" of megacity such as Tokyo or large cities like Kyoto.
Electric cables perched on wooden light poles, staked by metal cables with visible transformers, very dangerous weaves that often obscure the view of the sky, clean and tidy streets with shops or often dilapidated shops, a wild cementing that is surrounding and suffocating what it must have been the historical memory of one of the most fascinating countries I have ever visited.
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