GIAMPAOLO MAJONCHI

Potevo non parlare di Genesi ?

date » 29-12-2016 12:18

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Il mondo intero aspettava con trepidazione un mio parere sulla mostra di Salgado, Genesi, che ho visto proprio ieri a Forlì nella bella cornice del Museo di San Domenico.
Avendo scelto un anonimo Mercoledì pomeriggio pensavo di essere solo, o quasi, e di potermi gustare la mostra in pacifica solitudine, ma avevo sottovalutato quanto questo fotografo sia una vera star e come la sua fama abbia raggiunto persone non necessariamente appassionate di fotografia ma semplici amanti del bello in generale.
Con la piacevole sorpresa di avere anche una scolaresca di livello elementare a cui venivano spiegate le singole foto, sia come soggetto sia come tecnica di ripresa, da una brava accompagnatrice. Il bello non ha età e lo stupore dei bambini è unico.

Genesi è un'opera monumentale, scattata coraggiosamente in bianco e nero, coprendo tutti i continenti e prolungandosi per diversi anni creando, come dirò dopo, non pochi problemi tecnici al fotografo.
Scegliere di togliere il colore alla natura più selvaggia, al profondo azzurro dei ghiacciai o al verde intenso delle foreste amazzoniche, porta il visitatore a cercare con maggiore attenzione nei dettagli nascosti all'intero della foto.
Scorgere una figura umana nell'intreccio di una foresta di alberi secolari o scovare un uccello nella distesa di ghiaccio grigio, ti catapulta all'interno del progetto e, a volte, tanta è la bravura del fotografo, che pare di essere sul luogo e di sentirne i rumori, o i silenzi.

Come scrivevo prima, Salgado ha dovuto affrontare alcuni problemi tecnici durante la realizzazione del progetto, primo fra tutti l'essere costretto a passare dal medio formato analogico al digitale, causa cessazione della produzione della pellicola con la quale aveva deciso di lavorare. Ha quindi ripreso parte del lavoro in digitale ma, per dare uniformità al tutto, ha riportato gli scatti in analogico, facendo il percorso inverso a quello ormai abituale che tutti conosciamo. Un processo molto complicato e delicato, ben spiegato QUI che però, a mio modestissimo parere, ha creato alcuni danni.

Osservando alcune foto mi sono sentito decisamente a disagio, la spiacevole sensazione di trovarmi di fronte a foto in cui il foto ritocco è stato eccessivo e invadente, potrei dire imbarazzante se paragonato con altre foto, magari esposte li accanto, dove la naturalezza del risultato portava ad un confronto impietoso.
Non so, forse mi sbaglio, andrebbe visto dal vero per poter giudicare, non nascondo però che un certo amaro in bocca mi è rimasto, al di la dell'immensità del lavoro, della qualità delle riprese e della bellezza, smisurata e struggente, di questa nostra terra.
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